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E’ molto probabile che in epoca romana il territorio di Piverone facesse parte di una fattoria di proprietà di un tale che forse aveva un carattere "pepato" e quindi è possibile che fosse soprannominato "Pipero" Pepe. Da questo fatto potrebbe risalire la denominazione territoriale "villa Piperonis" e da questa arrivare a Piverone il passo è breve; ne sarebbe prova un documento datato 1614, conservato nell’archivio storico comunale in cui il rappresentante "Console" della comunità di Piverone, tale " Mastro Gio Paulo Borrato" consegna ai regi uffici di Torino un "testimoniale d’arma" (il Gonfalone civico) che viene descritto testualmente come "……… un arbore di pevero verde con frutti in campo d’oro", dove "pevero" sta per pepe, che in latino si dice "piper" e questo rappresentante dichiara che tale gonfalone è antichissimo ed è sempre stato usato "in tutti gli occorrenti et honoranze".
Purtroppo del "dipinto" di tale gonfalone non si è più trovata traccia nell’Archivio di Stato di Torino e quindi nel 1926 il Comune di Piverone ha fatto disegnare dalla Commissione Araldica un nuovo gonfalone, quello attuale.